L’agenzia dell’UNESCO raccoglie 195 paesi più 10 membri associati (fonte Wikipedia 2017), la sede centrale è presso Parigi (Place de Fontenoy n.7, 75352) ed è così strutturata:
- La Conferenza generale è l’organo sovrano dell’UNESCO che riunisce tutti gli Stati membri ogni due anni e determina i programmi e i budget.
- Il Consiglio esecutivo, nel quale sono rappresentati 58 Stati membri, ha il compito di verificare la realizzazione delle decisioni della Conferenza generale e di preparare il lavoro di quest’ultima.
- La Segreteria, ha l’incarico di mettere in pratica gli impegni assunti dagli Stati membri.
La missione dell’UNESCO, è quella di “contribuire alla costruzione della pace, alla eradicazione della povertà, allo sviluppo sostenibile e al dialogo interculturale attraverso l’educazione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione.”
Le politiche perseguite dall’UNESCO sono riassunte nei seguenti punti:
- Promuovere l’educazione in modo che ogni bambina, bambino, ragazzo o ragazza, abbia accesso ad un'istruzione di qualità come diritto umano fondamentale e come requisito essenziale per lo sviluppo della personalità;
- Costruire la comprensione interculturale anche attraverso la protezione e la salvaguardia dei siti di eccezionale valore e bellezza iscritti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità;
- Perseguire la cooperazione scientifica per rafforzare i legami tra le nazioni e le società al fine di monitorare e prevenire le catastrofi ambientali e gestire le risorse idriche del pianeta;
- Proteggere la libertà di espressione come condizione essenziale per garantire la democrazia, lo sviluppo e la tutela della dignità umana.
Sin dalla nascita l’Agenzia si è occupata di formazione, ricerca, cultura e comunicazione. Già negli anni ’50 del secolo scorso l’UNESCO ha sollevato il problema dell’inaridimento e desertificazione del suolo. Negli anni ’70, in accordo con l’affermazione a livello planetario di una nuova sensibilità ambientale, vi è stato un sostanziale cambiamento nell’approccio verso le Scienze Naturali con l’approfondimento delle tematiche relative a sviluppo, natura e ambiente. Lo stesso termine “Sviluppo sostenibile” fu usato per la prima volta in questo contesto dall’UNESCO.
In seguito alla 16° conferenza generale dell’UNESCO svoltasi a Parigi nel novembre 1970 venne varato il programma “Uomo e Biosfera” (Man and the Biosphere - MaB).
Il programma MaB è sorto con lo scopo di incentivare la conservazione e l’uso sostenibile delle risorse della biosfera. Le principali azioni connesse al programma MaB si sono evolute nel tempo seguendo gli sviluppi delle conoscenze scientifiche, adottando e facendo proprio concetti come la salvaguardi della biodiversità e prestando sempre maggiore attenzione ai mutamenti climatici.
Oggi il Programma MaB intende:
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- individuare e valutare i cambiamenti nella biosfera determinati dalle azioni umane e dagli eventi naturali, e gli effetti degli stessi sull’uomo e l’ambiente, soprattutto nel contesto delle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici;
- studiare e comparare i rapporti dinamici tra gli ecosistemi naturali ed i processi socio-economici, soprattutto con riferimento alla progressiva perdita della diversità biologica e culturale ed alle serie minacce per gli ecosistemi e per la loro capacità di fornire servizi essenziali per il benessere umano;
- assicurare sviluppo eco-compatibile ed un ambiente vivibile in un contesto globale caratterizzato da processi di rapida urbanizzazione e di eccessivo consumo energetico considerati come fattori scatenanti dei cambiamenti climatici;
- promuovere lo scambio e la divulgazione di conoscenze sui problemi ambientali e sulle eventuali soluzioni, nonché la formazione ambientale nel settore della gestione e dello sviluppo sostenibile.
Uno dei principali metodi per mettere in atto il programma MaB UNESCO è quello della identificazione delle Riserve della Biosfera che rappresentano un modello di sviluppo sostenibile ove applicare delle politiche di conservazione, sostegno e incremento rivolte alle risorse ambientali ed i relativi servizi ecosistemici, le pratiche e i prodotti tradizionali, ed il patrimonio artistico/culturale.
Le principali funzioni di una Riserva della Biosfera sono:
- Funzione di conservazione della diversità biologica, delle risorse genetiche, delle specie, degli ecosistemi e dei paesaggi, e della diversità culturale;
- Funzione di sviluppo, centrato principalmente sulle popolazioni locali, secondo modelli di gestione “sostenibile” del territorio;
- Funzione di supporto ai progetti di dimostrazione, informazione, educazione ambientale, ricerca e monitoraggio collegati ai bisogni di conservazione e sviluppo sostenibile locale, nazionale e globale.
In estrema sintesi la “mission” delle Riserve della Biosfera si possono riassumere con il motto: “Stimolare un futuro positivo collegando oggi natura e persone.”
| NOTA BENE NON CONFONDERE
Le iniziative dell’UNESCO sono varie e non sempre collegate tra loro
Nella 17° conferenza UNESCO (Parigi novembre 1972) vennero poste le premesse per identificare e preservare quei siti che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale (Patrimonio dell’umanità). Attraverso la redazione della Convenzione riguardante la protezione sul piano mondiale del patrimonio culturale e naturale vennero definiti “Patrimonio culturale” e “Patrimonio naturale”. In questo caso si tratta di iniziative diverse dal MaB UNESCO; ad esempio nella nostra zona abbiamo:
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sito ufficiale UNESCO https://en.unesco.org/
Sito italiano UNESCO http://www.unesco.it/
Il programma “Uomo e Biosfera” http://www.minambiente.it/pagina/il-programma-uomo-e-biosfera-mab
