Storicamente nel Delta le principali attività umane sono state la pesca e l’agricoltura; da qui sono scaturiti molti degli elementi che caratterizzano il paesaggio tradizione di questi luoghi, e che sovente si manifesta in modo del tutto originale.
I prodotti tipici sono fortemente legati al territorio, non solo in modo fisico e materiale, ma anche in modo immateriale coinvolgendo la storia, i saperi, e le tecniche di lavorazione. Un elemento tipico “appartiene da tempi remoti” ad un preciso luogo e continua a essere realizzato secondo pratiche che affondano le loro radici nella tradizione. La valorizzazione della tradizione rientra pienamente negli obiettivi Biosfera Delta Po; in particolare il connubio dato da turismo, cultura, enogastronomia costituisce uno dei principali tramiti per lo sviluppo sostenibile, in questo contesti i prodotti tipici sono certamente protagonisti.
Probabilmente il settore delle attività umane più caratteristico del Delta è la pesca, che in questo luogo di incontro tra acque dolci, salate, superficiali e profonde, si esprime in moltissime forme, alcune delle quali veramente peculiari. Ecco alcuni dei prodotti più tipici:
- Cozze e Vongole. La raccolta delle cozze si è sviluppata negli anni '60 a partire dalla Sacca degli Scardovari e successivamente estesa in molte altre aree del Delta. Anche la raccolta della vongola verace (Tapes decussatus) è diffusa, tuttavia negli ultimi anni ha avuto grande sviluppo l’allevamento della vongola verace filippina (Tapes philippinarum) grazie alla quale vi è stata una notevole crescita produttiva ed economica (l'Italia è diventata il maggior produttore comunitario). La raccolta, che viene ancor oggi effettuata a mano, si caratterizza per la rotazione delle zone di pesca e delle zone di riposo biologico (caratteristica principale di un'economia sostenibile).
- Anguilla. Nelle valli di Comacchio l'anguilla trova un habitat ottimale. Sfruttando l'influenza delle maree sull'istintivo spostarsi delle anguille, ancora oggi si utilizzano le antiche tecniche di pesca come il lavoriero, un intricato sistema di sbarramenti e griglie mobili, a forma di freccia, posto in prossimità dell'imbocco dei canali che collegano le valli al mare. L'”Anguilla marinata delle valli di Comacchio” costituisce la lavorazione più tipica del pesce di valle. Per questo l'antico metodo di lavorazione dell'anguilla (previsto da un regolamento del 1818) è stato ripristinato all'interno della Manifattura dei Marinati, in centro a Comacchio.
In zona sono utilizzati molti tipi di pesca; fra i prodotti più diffusi abbiamo il pesce azzurro ed i cefali. Discorso a parte occorre fare le "Acquadelle marinate", antica tradizione del Ferrarese e delle Valli di Comacchio. Si tratta di una frittura di piccoli pesci (latterini) che viene marinata con aceto e alloro, e poi confezionata in latte, permettendo un periodo di conservazione dai 3 ai 6 mesi. Vi sono varie attività di pesca nell’area marina e costiera, inoltre le molte lagune e allevamenti sostengono la presenza di strutture collegate come i mercati ittici (Pila, Porto Viro, Scardovari, Porto Garibaldi), allevamenti, porti per pescherecci, stabulari…
In campo agricolo vi sono delle produzioni connesse al particolare tipo di terreno alluvionale, argilloso o sabbioso, che supportano produzioni orticole di pregio, fra cui spiccono prodotti DOP (Denominazione di origine protetta), DOC (Denominazione di Origine Controllata) e IGP (Indicazione Geografica Protetta):
- Aglio bianco Polesano (DOP). Nella provincia di Rovigo l'aglio ha trovato un clima temperato ideale per la coltivazione, con terreni a fondo argilloso, che conferiscono al prodotto delle caratteristiche organolettiche e un sapore unico al mondo. Qui viene prodotto oltre il 50% dell’aglio nazionale.
- Asparago verde di Altedo (IGP). Tipica coltivazione dei terreni sabbiosi della costa ferrarese sino alla zona di Bondeno (BO), si tratta di un ortaggio particolarmente rinomato per il gusto e la qualità.
- Radicchio di Chioggia (IGP). La coltivazione del radicchio venne introdotta dai veneziani attorno al 1500, gli orticultori nel tempo selezionarono alcune varietà sino a giungere all’attuale Radicchio rosso di Chioggia diffusosi diffusosi una secolo fa e tipico della bassa pianura veneta (compreso alcune aree Biosfera Delta Po).
- Riso del Delta del Po (IGP). Ovviamente il Delta del Po si presta molto bene alla coltivazione del riso poiché la coltura prevede terreni periodicamente inondati. La coltivazione del del riso, impiegato in zona sin dal 1500, era particolarmente indicata per quei terreni in cui si voleva favorire la bonifica. In passato ebbe grande diffusione e vennero selezionate alcune varietà tipiche che ancora oggi mostrano un ottimo valore culinario.
- Vini del bosco Eliceo (DOC). Chiamati anche vini delle sabbie costituiscono un insieme molto particolare di vini tipici della costa sabbiosa dell’Emilia-Romagna. L’ambiente particolarmente umido, l’aria salmastra e la vicinanza del mare che mitiga le stagioni, sono elementi che, unitamente alla plurisecolare tradizione vitivinicola, contribuiscono creare questi vini con un carattere molto deciso.
- Zucche, cocomeri e meloni. Si tratta di ortaggi appartenenti alla famiglia delle Cucurbitacee che trovano nei terreni alluvionali del Delta condizioni particolarmente propizie alla crescita. Ricordiamo qui alcune varietà tipiche dell’area: il Melone del Polesano (RO), la Zucca di Melara (RO), la Zucca violina (FE), il Cocomero ferrarese (FE)
Molte altre colture sono diffuse su questi territori, mentre nei pressi di Rosolina (RO)è presente la Centrale Ortofrutticola di Rosolina, uno dei più importanti centri Italiani di raccolta e smistamento di ortaggi e verdure.
Infine, non coltivato ma comunque prodotto della terra, è il tartufo “bianchetto” o marzuolo (Tuber borchi); tipico dei terreni sabbiosi, in particolar modo delle pinete, che costituisce una presenza spontanea molto interessante. Da circa quindici anni esiste anche un centro sperimentale per la Tartuficoltura di Porto Viro (RO) con il compito di diffondere l'uso di piantine micorizzate nelle opere di rimboschimento e di promuovere la creazione di tartufaie coltivate in ambito agricolo.
Per chi fosse rimasto particolarmente colpito dalle tipicità territoriali ricordiamo che nella sezione “approfondisci” riportiamo un apposito settore con link a ricette ed utilizzi.
Da quanto esposto sopra appare chiare come le potenzialità del territorio siano enormi ed ancora ben poco espresse. Compito della Biosfera Delta Po è quello di favorire lo sviluppo ed il miglioramento di queste pratiche facendo particolare attenzione alla sostenibilità delle azioni umane. La pesca in particolar modo rappresenta un forte banco di prova, poiché si tratta dello sfruttamento comune di risorse naturali.
Prodotti tipici ferraresi: http://www.ferraraterraeacqua.it/it/enogastronomia/prodotti-tipici
Prodotti tipici della provincia di Rovigo: http://www.pianificazione.provincia.rovigo.it/media/turismo/immagini/MaterialeInformativo/Brochure-prodotti-tipici.pdf

